cynomys logo 2023

Etichetta alimentare: cosa cercano i consumatori

Chi acquista prodotti alimentari oggi è sempre più consapevole e attento a quello che aziende e produttori decidono di comunicare sull’etichetta alimentare e sulle confezioni dei loro prodotti, ma anche sui tanti e diversi canali in cui sono presenti, come siti web, social network, riviste ecc…

Consumatori e consumatrici partecipano in modo attivo alle scelte che determinano la qualità dei processi aziendali attraverso una richiesta di standard sempre più chiari ed elevati. Parliamo quindi spesso di “consumAttori” cioè della capacità che i consumatori hanno di influenzare con le loro scelte interi segmenti di mercato. Questo cambiamento parte da una crescente consapevolezza e una sempre maggiore esigenza di conoscenza dei processi che stanno dietro ai prodotti, soprattutto alimentari. I consumatori di oggi sono più consapevoli e chiedono una comunicazione trasparente sul cibo che portano sulle loro tavole.

Soprattutto tra i più giovani questo salto di consapevolezza ha prodotto un vero e proprio ribaltamento nell’indice dei fattori che fanno preferire un prodotto a un altro. Se prima, infatti, il prezzo aveva un ruolo determinante e spesso, nel rapporto con la qualità offerta,  era l’unico criterio di valutazione nella scelta dei consumatori, oggi hanno assunto maggior peso i valori espressi dai brand, la territorialità dei prodotti, la provenienza e la trasparenza della filiera di produzione. Ecco perché le aziende del comparto agro-alimentare che hanno saputo ascoltare e comprendere queste nuove esigenze dei consumatori hanno investito in una filiera controllata, nella tracciabilità, nella salvaguardia dell’ambiente, nell’ecosostenibilità del packaging e hanno fatto in modo di adeguare anche il loro modo di comunicare evidenziando  tali azioni e scelte. 

Comunicazione trasparente nella filiera alimentare: di cosa si tratta

Sentiamo spesso parlare di comunicazione trasparente: una scelta autodichiarata da parte di molte aziende. Il punto è che non basta dire di essere trasparenti nella comunicazione, bisogna farlo realmente. Uno degli elementi della comunicazione trasparente è la semplificazione, la capacità cioè di spiegare ai consumatori in modo semplice i processi e le scelte che stanno dietro al prodotto finale. 

Si tratta quindi di un impegno che l’azienda prende nei confronti dei propri clienti mettendo  l’informazione e l’autenticità al primo posto. 

La richiesta di trasparenza è una tendenza in forte crescita che cerca risposte anche all’interno delle filiere. Informazioni certificate sull’origine del prodotto, sul processo di lavorazione e sulla filiera distributiva sono solo alcuni elementi che rendono trasparente una filiera dando al consumatore la possibilità di conoscere in modo certificato non solo cos’è il prodotto che ha tra le mani (la lista di tutti i suoi ingredienti), ma anche il come è stato fatto (provenienza delle materie prime, impatto e sostenibilità ambientale, riciclabilità e spreco, consumo energetico, rispetto dei diritti umani e dei lavoratori e così via).

Il valore di un brand dipende, infatti, non solo dai suoi prodotti ma anche dalle certezze che l’azienda è capace di garantire fornendo informazioni trasparenti e il più possibile complete di tutte le fasi produttive e distributive del singolo prodotto.

Cosa diciamo ai consumatori nelle etichette alimentari?

La scelta di cosa dire ai consumatori all’interno di un’etichetta alimentare e sulla confezione ha quindi un ruolo centrale nella comunicazione e marketing dei prodotti e per la reputazione dei brand. L’individuazione di dati e di criteri oggettivi e di informazioni certificate da fornire ai consumatori in modo sempre più trasparente è senza dubbio la direzione in cui si stanno muovendo le aziende leader di mercato e le direttive in materia per il settore agro-alimentare. 

Le etichette alimentari sono un modo (regolamentato) per informare i consumatori sulle caratteristiche del prodotto per orientare consapevolmente la scelta. Un’etichetta alimentare infatti è l’insieme delle menzioni, delle indicazioni e dei marchi di fabbrica o di commercio, delle immagini o dei simboli che si riferiscono ad un prodotto alimentare e che figura direttamente sull’imballaggio o sulla confezione o su una etichetta appostavi o sui documenti di trasporto.

Tuttavia, oltre le informazioni principali e obbligatorie che l’etichetta di un prodotto alimentare deve contenere per legge secondo l’ art. 3 D.lgs 109/92, ci sono una serie di altre informazioni aggiuntive che possono essere fornite al consumatore come l’impatto ambientale o il benessere animale.

Etichetta alimentare e benessere animale 

La possibilità di ricorrere a un sistema di etichettatura intelligente per fornire ai consumatori informazioni più dettagliate sulla provenienza degli alimenti, sulla tipologia di allevamento da cui provengono gli animali da cui si producono determinati prodotti è sempre più presente e diffusa.

Un esempio di questo tipo di etichetta già in circolazione e ampiamente diffusa è quello delle galline ovaiole, attraverso cui il consumatore può sapere se le galline sono allevate all’aperto, a terra o in gabbia o batteria.  

Sulla certificazione del benessere animale, invece, non c’è ancora un sistema univoco che permetta di differenziare tra diversi livelli in base alla tipologia degli allevamenti, le loro caratteristiche e le scelte operate dagli allevatori. 

Una proposta di sistema di etichettatura recente viene dalla Francia che dopo il Nutri-Score attraverso cui viene misurato il valore nutrizionale di un prodotto e l’ Eco-Score che considera l’impatto ambientale, ha proposto un nuovo sistema di etichettatura che tiene conto di impatto ambientale e benessere animale chiamato Planet Score. Questo nuovo sistema si basa sulla metodologia LCA ma tiene conto anche dell’uso di pesticidi, dell’impatto sul clima e sulla biodiversità, e del benessere animale. Puoi leggere un approfondimento su questo argomento pubblicato da Ruminantia.it

L’obiettivo di questo tipo di etichettatura è quello di fornire maggiore trasparenza e criteri univoci per dare la possibilità ai consumatori di scegliere con maggiore consapevolezza i prodotti che acquistano. 

Abbiamo parlato di etichettatura del benessere animale con Elisa Bianco, responsabile per l’Italia del settore alimentare di Ciwf, puoi rivedere qui il video della nostra intervista. 

Condividi il post

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin